C’era una volta il bellissimo Giardino dell’Eden, dove tutto era perfetto e pieno di vita. Adamo ed Eva vivevano lì felicemente. Potevano mangiare tutti i frutti del giardino, tranne quelli di un albero speciale: l’albero della conoscenza del bene e del male. Dio aveva detto: “Potete mangiare tutto ciò che volete, tranne i frutti di quest’albero. Se li mangiate, succederà qualcosa di brutto!”
Un giorno, mentre Eva camminava vicino all’albero proibito, un serpente scivolò vicino a lei con un sibilo: “Perché non assaggi questo frutto?” le disse con voce dolce e furba. Eva rispose: “Dio ci ha detto di non mangiarlo, altrimenti moriremo!” Ma il serpente, scuotendo la coda, disse: “Non è vero che morirete! Anzi, se lo mangiate diventerete saggi come Dio.”
Eva guardò il frutto: era colorato, lucido e sembrava così buono. Non riusciva a resistere! Allungò la mano e ne prese uno. Era dolce e succoso! Poi andò da Adamo e gli diede da assaggiare. Anche Adamo ne prese un morso, e subito si sentirono diversi, strani. Si resero conto di essere nudi e provarono vergogna per la prima volta. Così, presero delle foglie e cercarono di coprirsi.
Poco dopo, sentirono Dio che passeggiava nel giardino. Si nascosero, ma Dio li chiamò: “Adamo, Eva, dove siete?” Adamo, tremante, rispose: “Abbiamo sentito la tua voce e ci siamo nascosti perché siamo nudi.” Dio chiese loro: “Avete mangiato il frutto che vi avevo detto di non toccare?” Adamo rispose: “È stata Eva a darmelo…” ed Eva aggiunse: “È stato il serpente a convincermi!”
Dio era triste perché Adamo ed Eva non avevano ascoltato. Così disse al serpente che, per la sua astuzia, avrebbe strisciato sulla terra per sempre. Poi spiegò ad Adamo ed Eva che, a causa della loro disobbedienza, avrebbero dovuto lasciare il Giardino dell’Eden e lavorare sodo per vivere. Ma anche se avevano sbagliato, Dio li amava ancora: li vestì con delle tuniche per proteggerli e li accompagnò fuori dal giardino.
Questa storia ci insegna che, anche se a volte possiamo sbagliare, Dio ci ama sempre. Ma è importante ascoltare e fare le cose giuste, perché ogni scelta porta delle conseguenze.